Che incredibile svarione, Presidente!!!

“Bachelet, chi era costui?” deve essersi chiesto il Presidente della Camera dei Deputati ieri quando ha letto i nomi degli istituti scolastici da cui provenivano alcune classi di studenti in visita alla Camera.

Il fatto di essere nato nel 1980, non può costituire una scusante per ignorare chi sia stato il prof. Bachelet e cosa gli sia accaduto proprio nel 1980.

Una delle più alte cariche dello Stato non può ignorare uno dei più terribili momenti della nostra storia, non può ignorare che il prof Bachelet è morto sotto la violenza dei terroristi, solo per aver servito le istituzioni democratiche.

Evidentemente però Il Presidente Fontana non si è mai imbattuto in questa storia se ieri non ha saputo pronunciare il nome Bachelet alla francese, ma all’italiana.

“E’ troppo giovane”, dirà qualcuno per scusarlo, ma io direi che non è questione di età….

Riflessioni sul voto.

Ebbene sì! Ci godremo ancora per cinque anni la sanità lombarda targata Lega e FdI!!!

Ai Lombardi deve essere piaciuta molto la gestione della pandemia da parte del governatore (ricordate i primi malati di COVID ricoverati nelle RSA??), visto che lo hanno riconfermato …. e devono aver gradito anche il fatto che non esiste una sanità a livello territoriale ….

Quanti sfottò e quanti risolini di compatimento si sono visti e sentiti sul PD partito bollito, partito in confusione, partito in liquidazione, ma mi pare che abbia tenuto, mentre chi lo dava ormai per spacciato (Terzo Polo) si ritrova ridotto ai minimi termini.

L’amarezza più grande però è constatare le dimensioni dell’astensionismo: chi si astiene è come se insultasse le tombe dei tanti che hanno dato la vita perchè potessimo votare liberamente. Tanti nel mondo lottano ancora per conquistare questo diritto e noi qui non sappiamo apprezzare la fortuna di poterlo esercitare.

Si avvicinano le votazioni regionali e tutto va bene …

Se ripenso ai primi tempi della pandemia, ricordo con angoscia la sensazione di abbandono totale in cui malati , medici e popolazione in genere erano precipitati. Se ti ammalavi non restava che chiuderti in casa, sperare che qualcuno ti portasse qualcosa da mangiare e che il tuo fisico fosse abbastanza forte da reagire positivamente, mentre vedevi intorno tanti morire senza possibilità di aiuto.

Quando sono stati messi a disposizione i vaccini, sentivo che  molte regioni si erano prontamente attrezzate per proteggere subito anziani e fragili, mentre qui da noi, in Lombardia gli hub vaccinali (poi molto efficienti) sono stati allestiti con almeno un mese di ritardo; e intanto la gente continuava a morire.

Certo la situazione era nuova, non era stato possibile prevederla, ma io credo che in quelle circostanze qualcosa di meglio si sarebbe potuto fare: in certe regioni, ricordo, si era prontamente allestito un servizio di medici che andavano a domicilio per assistere quelli che non potevano essere ospedalizzati o che, pur molto malati, non necessitavano di ricovero.  Qui solo qualche telefonata, se eri stato fortunato nella scelta del medico di base, ma per il resto tanta inefficienza e confusione di idee, come rilevato anche da un’inchiesta ufficiale.

La gente però pare non ricordare tutto questo e si appresta a riconfermare un governatore che non ha certo brillato e che rappresenta una coalizione  che, in 28 anni di governo ininterrotto, non ha fatto che privilegiare la sanità privata ospedaliera a scapito di quella territoriale pubblica.

Pensiamoci quando andremo a votare, non mettiamo per inerzia la croce sempre sullo stesso simbolo solo perché pensare è troppo faticoso.

Smilitarizzare i cuori.

Papa Francesco si dice sempre pronto alla mediazione tra Russia e Ucraina, come si legge in questo articolo di “Avvenire”.

Ma la cosa più difficile è proprio quella che lui chiama “smilitarizzare i cuori”, cioè spazzare via dall’una e dall’altra parte la determinazione a prevalere ad ogni costo con la forza militare. E che sia estremamente lontana questa possibilità lo si evince dal discorso di Zelensky  al G20 di Bali nel quale afferma che, come precondizione alle trattative, Mosca deve ritirarsi da tutti i territori invasi dall’inizio della guerra, mentre Putin gli rispondeva che la sua precondizione è il riconoscimento di tutti i territori annessi con il referendum-farsa di qualche settimana fa.

Le due posizioni sono inconciliabili e forse solo un miracolo operato tramite la persona di Francesco può riuscire a stabilire un dialogo fra le parti, un dialogo che tenga conto della realtà concreta, dell’assurdità di questa guerra fratricida, delle sofferenze della popolazione…. Ma forse tutto questo non basterà a indurre pensieri di pace, forse saranno più determinanti le motivazioni economiche: questa guerra sta durando troppo e sta disturbando gli affari dei grandi della terra e sta costando troppo a chi deve fornire armi agli Ucraini.

Non saranno le motivazioni umanitarie a far finire la guerra (e spero il più presto possibile) ma le motivazioni economiche ….

La Nemesi

Ricordate quando ai tempi delle manifestazioni organizzate da Gandhi i soldati inglesi sparavano ad altezza d’uomo per imporre il loro  diritto (in nome della forza delle armi) di dominare sul popolo indiano?

Ora uno dei discendenti di quelle persone che protestavano pacificamente contro un’oppressione secolare è diventato il nuovo premier inglese: Rishi Sunak è la personificazione della Nemesi, la dea della giustizia  e della  vendetta.

Non sono un’economista ma non credo sia difficile capire che le attuali difficoltà economiche dell’UK dipendano in gran parte dalla Brexit: chi voleva colpire l’Europa con questo scisma ora dovrebbe recitare un pubblico mea culpa, perchè lasciare la UE si è trasformato in un prevedibilissimo Boomerang.

Il nuovo premier di origine indiana e più ricco dello stesso re CarloIII si troverà ad affrontare una situazione difficilissima, ma ha il vantaggio di non avere la mente annebbiata dal miraggio irrealizzabile di riportare il Regno Unito agli splendori di un tempo ormai troppo lontano.

Alla faccia della compattezza

Mancavano ancora alcuni giorni alle votazioni e  la Meloni affermava di avere già pronta la lista dei ministri e che, data la compattezza della coalizione, il nuovo governo sarebbe nato in un baleno ….

Sono passati 15 giorni e ancora non c’è nulla di fatto, anzi trapelano ogni giorno nuovi motivi di contrasto nella corsa alle poltrone più prestigiose. Due bugie preelettorali non sono di buon auspicio per il governo che sta per nascere tra spasmi e contorsioni dolorosi

Tanto tuonò che piovve….

I sondaggi ce lo stavano dicendo da mesi: avremmo avuto un governo di destra ed ecco che la facile profezia si è avverata-

Siamo in democrazia e quindi dobbiamo rispettare il voto degli Italiani, ma mi chiedo: fino a due mesi fa eravamo tutti innamorati di Draghi, i sondaggi lo davano al vertice delle preferenze , come mai ora vengono premiati i partiti che lo hanno affossato?

Siamo un popolo instabile e poco coerente? forse…

Ora non ci resta che sperare che il governo che verrà sappia superare la difformità di proposte manifestate dai vari leaders in campagna elettorale e sappia portare avanti un programma tale da non meritare le sanzioni dell’Europa e la cancellazione dei fondi promessi…

Io incrocio le dita…

Con le spalle al muro.

Ricordate la storia di Sansone?

La riassumo brevemente per chi ha poco tempo: Sansone era il campione degli Ebrei: aveva una forza straordinaria che lo rendeva invincibile.  Per sua disgrazia si innamorò di Dalila (agente segreto al soldo del nemico) e incautamente le rivelò che la sua forza risiedeva nei suoi capelli che lui non aveva mai tagliato. Dalila aspettò che lui si addormentasse e gli tagliò la sua chioma portentosa e quando Sansone fu assalito dai nemici, dovette soccombere. Fatto prigioniero e accecato, i suoi capelli col tempo ricrebbero e quando fu portato alla presenza dei capi dei Filistei che volevano dileggiarlo, si attaccò alle colonne del palazzo, provocandone il crollo  e morì insieme ai suoi nemici  gridando: Muoia Sansone con tutti i Filistei!!!

Mi è venuta in mente questa storia della Bibbia, leggendo le minacce di Putin:  è con le spalle al muro  e non vede altra via d’uscita che parlare di mosse estreme come quella di usare le armi nucleari …. minaccia talmente terribile che forse non attuerà, visto che ciò comporterebbe risposte altrettanto terribili con conseguenze inimmaginabili sul mondo intero.

I muron fan minga l’uga.

Ho letto, non so più dove, che alcune associazioni femministe si stanno schierando a favore della Meloni, solo perché sarebbe la prima donna a poter ricoprire la carica di Presidente del Consiglio.

La cosa mi lascia veramente allibita: non ci si può illudere che solo perché è donna, la Meloni possa fare il bene del nostro paese, nonostante non abbia mai veramente disconosciuto la storia inquietante che ha alle spalle il suo partito e non abbia mai preso veramente le distanze da certe frange chiaramente antidemocratiche presenti tra i suoi adepti.

Donne, usate il cervello e ricordate un saggio vecchio proverbio brianzolo: I MURON FAN MINGA L’UGA (I gelsi non fanno uva).

E basta con certi ammiccamenti …

Sempre più insopportabile quell’ammiccare di Salvini  verso i cattolici…

Ora ha inserito nei suoi manifesti la parola “CREDO”  che lui afferma essere riferito laicamente ai valori cui si ispira la Lega, ma è lampante l’intento di strizzare l’occhio a un target ben preciso.

A questo punto bisogna ribadire quale sia il significato della parola “cattolico”, che vuole dire universale, come è universale, rivolto ad ogni singolo uomo che abiti su questa terra, il messaggio evangelico.

La Lega invece coi suoi slogan “prima i Lombardi” (qui nella mia zona) o “prima gli Italiani” ( in campo nazionale) ha un chiaro messaggio divisivo.

Essere leghista cattolico è una contraddizione in termini, un Ossimoro, come direbbero quelli che parlano bene.

Salvini dovrebbe ripassare un principio universalmente accettato: le parole devono corrispondere ai comportamenti …