La notte di Guy Fawkes

guy-fawkesMentre sto scrivendo, continuano (da ore ormai) a esplodere in tutti i quartieri i fuochi d’artificio: è la notte di Guy Fawkes, ricorrenza festeggiata in tutto il Regno Unito e nelle ex-colonie.

Era il 1605 e il cattolico Guy Fawkes con alcuni compagni aveva predisposto un attentato al Palazzo di Westminster: voleva farlo saltare in aria durante la cerimonia di apertura del parlamento presenziata dal re Giacomo I. Una lettera anonima però svelò la congiura e Fawkes fu arrestato e torturato; insieme a lui furono impiccati o decapitati tutti i congiurati.

Da allora la ricorrenza viene festeggiata con fuochi d’artificio, mentre sui falò viene bruciato un fantoccio di stracci che rappresenta il traditore Guy Fawkes.

Già comincia la corsa ai regali …

natale-da-furtnum-and-masonIeri, camminando nei tunnel della metropolitana mi sentivo una formica: avete presenti le gallerie di un formicaio che si inoltrano in strati sempre più bassi del terreno e lì i piccoli insetti neri si affrettano avanti e indietro sempre indaffarati? Ecco, nelle viscere di Londra ieri ogni galleria era gremita di gente che, come un fiume incessante, cercava di raggiungere il proprio treno o cercava di tornare in superficie.

Uscendo all’aperto però lo scenario cambiava ben poco: per camminare sui marciapiedi bisognava stare attenti a non scalciare chi ti stava davanti e a non farsi scalciare da chi ti stava dietro…. Eravamo nelle vie eleganti di Londra, dove già è cominciato lo shopping natalizio.

Prima tappa: Furtnum and Mason, trisecolare emporio fornitore di delizie della casa regnante. Qui tutto ciò che è esposto ha il sapore delle cose riservate alle élites, i commessi sono estremamente gentili e indossano il frac e tutto è estremamente bello e raffinato, tanto che ti senti prendere da una sottile voglia di andartene al più presto, almeno a me e a Samuele succede così…

Sulla stessa via c’è anche una libreria che occupa diversi piani, dove puoi trovare libri di tutti i generi (ma non una versione per bambini delle favole di Fedro, anzi il commesso non riusciva proprio a capire chi fosse Fedro…è dovuta intervenire una commessa italiana) e sostare, tra un libro e un altro, a un punto di ristoro; a questo proposito è in uno di questi che ho potuto sorbire il più disgustoso sorso di caffè che mai si possa immaginare: due ragazzi alle prime armi come barman avevano sbagliato qualcosa e ne è sortita quella bevanda imbevibile… Nonostante l’incidente, da Waterstones l’atmosfera è veramente piacevole ….

Ultima tappa: il paese dei balocchi, così si potrebbe definire l’enorme supermercato dei giocattoli dove Samuele ha sperimentato come è facile farsi incantare dai venditori che hanno come unico obiettivo quello di scucirti dalle tasche un po’ di soldini: ha acquistato due giocattoli coi suoi soldi, ma appena arrivato a casa ha scoperto che erano pressoché inservibili…

Vedere tanto sfoggio di ricchezza e di lusso per le vie eleganti (in ogni città, ma qui in modo particolare) mi fa sempre venire alla mente, in automatico, l’immagine dei barboni appena visti nelle strade un po’ fuori mano …. e mi si stringe il cuore…

 

Serata …panoramica.

wp_20171031_19_47_26_proIl grattacielo detto scherzosamente “Walkie-Talkie” per la sua forma, ospita al 35° piano ristoranti, bar e terrazze panoramiche. Da lassù si può spaziare con lo sguardo sulla città di Londra, che, di sera, offre uno spettacolo mozzafiato.

E’ lassù che ieri sera abbiamo festeggiato il compleanno di mia figlia Grazia.

Lungo il tragitto di andata e ritorno mi ha colpito l’assoluta normalità dei londinesi; mi aspettavo, come gli altri anni nel periodo di Halloween di vedere ovunque visi orribilmente truccati, cicatrici sanguinolente, coltelli infilati nel collo o nelle tempie e altre amenità del genere ….e invece non ho visto nulla di tutto questo. Solo in TV protagonisti di show e presentatori sfoggiavano trucchi “horror”, la gente invece pare aver altro da pensare……

La faccia triste di Londra.

  1. wp_20171024_11_02_27_proOggi è una giornata in cui Londra mostra la faccia che tutti conoscono: cielo grigio, vento, aria di pioggia imminente.
    Non fa tanto freddo, ma qui l’autunno è più avanzato che da noi: ieri alle cinque del pomeriggio, quando sono arrivata a Stratford era già sera.

Sta cominciando il periodo più  malinconico dell’anno, quando ti puoi aspettare solo che domani sia ancora un po’ più buio di oggi.

Nel Monferrato.

collage-casaleAndando verso il Monferrato, ieri, con il gruppo parrocchiale della Terza Età, dopo esserci lasciati alle spalle il traffico di Milano nell’ora di punta, abbiamo attraversato distese sterminate di risaie in cui rimangono ora solo le stoppie del riso già raccolto. A Casale, cittadina dalla storia gloriosa, oltre al Duomo veramente singolare come struttura architettonica, mi ha interessato soprattutto la visita alla sinagoga, tra le più conosciute in Europa. In città, dopo la shoà, restano solo sette ebrei e pertanto la sinagoga è ormai soprattutto un bene culturale da preservare insieme all’interessantissimo museo adiacente. Nelle sinagoghe esiste ancora la netta separazione tra uomini e donne, quindi, entrando, gli uomini, indossata la kippà (non so se si scrive così), hanno occupato i banchi a sinistra, mentre noi donne ci siamo sedute su quelli a destra per ascoltare le spiegazioni della guida.

Al centro della religione ebraica ci sono le Scritture e una copia della Torah  (composta dai Libri che noi chiamiamo Pentateuco), rigorosamente scritta a mano (operazione riservata alle donne), viene conservata all’interno di un armadio ornato da un telo riccamente decorato. Ogni ebreo doveva poter leggere le scritture durante le riunioni nella sinagoga, quindi gli Ebrei non hanno mai conosciuto l’analfabetismo: a ogni bambino veniva insegnato a leggere e a scrivere. Forse così si spiega come tanti geni in tanti campi dello scibile umano siano  stati e siano tutt’oggi di origine ebraica. Ho anche potuto togliermi un dubbio che ogni tanto mi assaliva: gli Ebrei credono o no in una vita dopo la morte? La guida mi ha risposto che i Sadducei respingevano questa idea, che invece era sostenuta dai Farisei e viene accettata anche dall’ebraismo odierno. Il museo ha diverse sezioni dedicate alle diverse celebrazioni ebraiche: Capanne, Purim, Lumi, Pasqua …. e per tutte c’è un cerimoniale ben preciso da rispettare.

Ci siamo poi inoltrati nella zona collinare del Monferrato, territorio noto per i suoi vigneti e i suoi vini. Lì l’autunno ha già cominciato a trasformare i boschi in una inimitabile tavolozza di colori e il paesaggio era veramente suggestivo. Dopo poco siamo arrivati al Santuario mariano di Crea, dove abbiamo fatto una lunga sosta per il pranzo per poi visitare le cappelle del Sacro Monte: veramente sorprendente l’ultima denominata (Paradiso).

La nostra gita-pellegrinaggio si è conclusa con la Messa al Santuario di Crea.

E’ stato molto bello passare una giornata di interesse culturale e religioso, in una piacevole atmosfera di amicizia e di questo va riconosciuto merito agli organizzatori e al nostro parroco, sempre pronto ad accogliere fraternamente tutti con un sorriso e una battuta simpatica.

Foto da sinistra a destra: Duomo, Sinagoga, Cappella del Paradiso e Santuario di Crea.

 

 

Dalla Cina …

img-20170908-wa0011img-20170908-wa0012Sono immagini che arrivano irettamente dalla Cina.

E’ incredibile quanto la tecnologia abbia rimpicciolito questo nostro mondo.

Grazie, Maria!

Le foto che ci hai mandato ci permettono di seguirti e di viaggiare insieme a te.

Che nubifragio!!

Ecco un effetto spettacolare (aeroporto di Orio al Serio allagato) e senz’altro molto fastidioso del nubifragio che si è abbattuto stamattina sul nord della Lombardia.

In quel momento io ero in autostrada, da sola sulla mia vettura,  e vedevo con preoccupaqzione l’avvicinarsi di nuvoloni neri e minacciosi…. Pensavo: speriamo che mi lasci uscire dall’autostrada, poi che scoppi pure…

Invece rapidissimamente dal cielo sempre più nero son cominciate a scendere le prime gocce, che son diventate ben presto una pioggia violenta, intensissima, mista a grandine…. Non si vedeva più nulla e mi sono fermata vicino ad altre macchine sulla corsia di emergenza: il fragore dell’acqua e della grandine sul tettuccio dell’auto rimbombava dentro l’abitacolo e non riuscivo nemmeno a sentire la radio che avevo lasciato accesa.

Poi, dopo forse un quarto d’ora, è sembrato che stesse spiovendo e con difficoltà mi sono riimmessa nel traffico, ma subito dopo un altro rovescio violentissimo ha costretto tutti gli automobilisti a procedere a 30/40 all’ora in fila indiana.

Quando finalmente ho visto il cielo rischiararsi, ho ricominciato a respirare…

 

Pensando a Roma.

wp_20170828_14_02_01_proRoma antica : ruderi maestosi;

Roma Imperiale: monumenti imponenti che sfidano il tempo;

Roma medioevale:  chiese austere;

Roma Rinascimentale: fontane mirabili, sculture, palazzi da sogno.

Roma moderna: in evidente difficoltà, ma neanche la meschinità dei suoi amministratori può offuscare la bellezza dei suoi parchi e lo splendore dei tesori che conserva nel suo ventre. Nonostante tutto non l’ho mai vista così bella…

Considerazione: in via dei Fori Imperiali cammini in mezzo al più spettacolare dei musei a cielo aperto….perchè non far pagare anche solo un piccolo pedaggio ai turisti?  Il ricavato potrebbe contribuire alla custodia dell’immenso patrimonio artistico della città.

I due centurioni.

img-20170829-wa0002Stiamo salendo verso il Pincio e vediamo sul sentiero due figuranti vestiti da centurioni. Mia figlia, abituata a vedere a Londra simili personaggi offrirsi gratuitamente al pubblico dei turisti per le foto d’occasione, si  avvicina con entusiasmo.

-Possiamo fare qualche foto con voi? –

– Certo!!! Siamo qui per questo …- risponde uno dei due con il suo strascicato accento romano e un fare da “vecchio del mestiere”. Ecco che subito spuntano finte corone di alloro in plastica dorata, elmi con cimieri, mantelli e spade di legno. Si sarebbe potuto udire il classico “Ciack! si gira!”visto che siamo stati tutti e cinque inquadrati in varie pose: pollice su, pollice giù, spade puntate al collo del figurante, spade sguainate, ecc. Il tutto è durato forse 5 minuti? O forse 3? Non saprei dire….. so solo però che, come mi aspettavo, si è manifestata la richiesta pecuniaria dei due finti centurioni: – Dieci e dieci !!!- Per un attimo infinitesimale ho pensato : “Dieci euro e dieci cosa? ” Ma immediatamente dopo ho capito: volevano dieci euro da me e altri dieci da mia figlia …e noi, come due allocchi, non abbiamo nemmeno tirato sul prezzo… Chissà le risate che si son fatti alle nostre spalle!!! …….. ma i bambini erano contenti e ciò ci ha fatto sentire meno forte il bruciore della piccola beffa.