A scuola di Italiano.

Stamattina abbiamo cominciato le lezioni di Italiano per Stranieri. Il gruppo del mercoledì mattina in cui mi trovo ad insegnare è composto da persone che già conoscono gli elementi base della lingua e hanno tuttavia bisogno di approfondire e perfezionare le loro conoscenze. Stamattina era rappresentata l’ Africa  (un egiziano, un senegalese e una ivoriana) l’ Asia (due pakistani) e l’ America del sud (due suore brasiliane). Solo tre di loro sono “vecchie ” conoscenze, per gli altri si tratta di persone nuove del gruppo.

Dopo i primi approcci per imparare  i loro nomi e la loro provenienza, abbiamo guardato sulla cartina dell’ Italia dove ci troviamo noi, poi abbiamo individuato l’ isola di Lampedusa  e abbiamo rivolto un pensiero ai tanti  che sono morti laggiù la settimana scorsa. E’ stato  un breve ricordo per le famiglie intere scomparse tra le onde e per quelle che forse non sapranno mai quale sorte sa toccata a quel figlio, a quella figlia,a quel marito che si ostina a non dare notizie di sè. E’ stato solo un minuto, ma in quel breve lasso di tempo ho visto su quei visi variamente colorati lo stesso mio sgomento, lo stesso dolore.

Poi abbiamo cominciato la lezione vera e propria, partendo dalla conoscenza dei soldi e dei numeri e dopo un breve ripasso siamo passati alla compilazione di un bollettino postale. Alla fine tutti se ne sono andati con un “grazie” e un sorriso.