Scherzo o tortura?

Segnalo questo articolo  di commento a un fatto di cronaca di qualche giorno fa: in gita scolastica un gruppo di ragazzi di Cuneo sottopone a vere e proprie sevizie un compagno di classe , filmano il tutto e fanno girare il video che mette in ridicolo il compagno. La preside , venuta a conoscena dell’ episodio sospende i colpevoli. I genitori di questi difendono i propri figli e minacciano di denunciare la dirigente scolastica….

Naturalmente sposo in pieno la condanna della giornalista per quei genitori e mi chiedo se sanno cosa significhi fare uno scherzo…….. Quando ero giovane io e ci si trovava occasionalmente a vivere un momento di vita comunitaria, si pensava certo a fare qualche scherzo. Quello più classico era il “sacco” nel letto : si ripiegava in due il lenzuolo di sopra in modo che infilandosi nel letto il malcapitato non riuscisse a coricarsi e fosse costretto a risistemare lenzuola e coperte……Il divertimento maggiore era nel preparare lo scherzo e nell’ attesa che andasse a segno.  Questo sì era uno scherzo: non faceva male a nessuno e alla fine ridevano tutti, anche la vittima di turno.

Depilare un compagno , ustionarlo incollargli delle caramelle sul corpo ed altro non può definirsi uno scherzo è solo la manifestazione di una stupida malvagità che solo  “il branco” può concepire e portare a termine; più una tortura che una bravata…

Poveri ragazzi e poverissimi genitori!!