Il segnale.

Ieri era una brutta giornata qui: pioggia intermittente, cielo scuro, basse temperature tutto il giorno, ma io sono uscita e sono andata a votare. Al seggio non c’era una gran folla, ma è anche vero che era di prima mattina… L’esito negativo del referendum mi pareva piuttosto scontato, ma sono andata a votare…

E  se andavi a votare, era quasi d’obbligo votare SI’. E io ho votato SI’….non per far dispetto a Renzi o perchè volessi dare una spallata al suo governo. Non ero nemmeno convinta che se avesse vinto il SI’ e fosse stato raggiunto il quorum , il nostro mare sarebbe stato salvato una volta per tutte; anzi ero convinta che comunque fossero andate le cose non sarebbe cambiato granché ….

E allora perchè sono andata a votare? Innanzi tutto non mi piace non votare, non avvalermi di un’occasione per contare qualcosa, per far sentire la mia voce; poi ho pensato che bisognava dare un segno ai nostri governanti: la conferenza di Parigi di qualche mese fa ha visto tutti impegnati a parole a cambiare rotta per salvare il pianeta e si è detto in tutte le salse che siamo arrivati al punto di non ritorno, che siamo ancora per poco in tempo a cambiare il nostro modo di vivere su questa Terra e che se si continua a far finta di nulla consegneremo alle generazioni future un mondo invivibile…….e allora bisogna pur cominciare una buona volta ad abbandonare le fonti fossili di energia, per sviluppare e valorizzare sempre più quelle rinnovabili….e ieri poteva essere l’occasione giusta per dire: proviamoci!

Forse il segnale è stato dato , speriamo che qualcuno lo interpreti al meglio.