UTE: Camminare fa bene – Verso la dittatura.

I molti impegni di questi ultimi giorni che segnano la fine di molte attività cui partecipo, mi hanno impedito di eseguire con tempestività il solito resoconto delle lezioni UTE. Tuttavia non posso mancare di fare un accenno alle due ultime ore di Venerdì 26 maggio.

Nella prima ora il dr. Lissoni, con la sua solita chiarezza espositiva ci ha parlato  del camminare e di come farlo in modo corretto per ottenerne tutti i benefici possibili per la nostra salute.

Camminare infatti equivale a fare palestra, non annoia (soprattutto se si cammina in compagnia), fa bene all’umore e riduce lo stress. Già Ippocrate affermava che ” camminare è la migliore medicina dell’uomo”.

Purtroppo si sta diffondendo sempre più la “malattia dello stare seduti” che ha effetti molto negativi sul nostro corpo, quindi è bene ridurre i tempi da trascorrere seduti o, se non è possibile, alzarsi frequentemente anche solo per due passi attorno alla poltrona o alla sedia. Si può cercare di parcheggiare l’auto lontano dal luogo in cui ci dobbiamo recare; si può evitare di usare ascensori e scale mobili (soprattutto per salire); si deve mantenere uno stile di vita attivo.

Camminare protegge il cuore e il sistema cardiovascolare, contrasta il diabete e l’osteoporosi, migliora la funzionalità respiratoria, aiuta a perdere peso e favorisce il sonno. Camminando più velocemente se ne ottengono maggiori benefici.

Alcuni consigli: camminare nelle ore più favorevoli dal punto di vista climatico, non tenere mai le mani in tasca e con passi mai troppo lunghi.

Seguendo questi consigli del dr. Lissoni, potremo vivere bene e vivere a lungo in salute. Grazie, dr. Lissoni!!

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VERSO LA DITTATURA – Con questa lezione, don Ivano conclude il suo interessante ciclo di lezioni dedicate alla nascita dello stato fascista.

Dopo essere arrivato al governo per vie rispettose della legge, Mussolini fa ben presto capire le sue intenzioni: già con il “discorso del bivacco” aveva manifestato tutto il suo disprezzo per il Parlamento, ma è con il discorso del 3 gennaio 1925, dopo il ritrovamento del cadavere di Matteotti, che il Duce getta definitivamente la maschera e comincia a instaurare un sistema dittatoriale. Si fa pressione sulle amministrazioni locali non fasciste affinché si dimettano e si instaura un regime poliziesco che si basa sulla violenza, con la tacita acquiescenza del re, che viene di fatto esautorato.

Il suo obiettivo era ottenere il governo e il partito non era per lui che un mezzo per raggiungerlo.

Un affettuoso saluto a don Ivano, colonna portante e grande amico da sempre della nostra UTE. Arrivederci a ottobre.