UTE: Storia dei Visconti (II parte) – Storia del Giubileo nell’età moderna.

Tra i personaggi più importanti che hanno lasciato un’impronta importante nella storia dei Visconti , c’è certamente Bernabò Visconti, personaggio esuberante e prolifico (ebbe 34 figli!!!). Era stato preceduto da Galeazzo che aveva continuato a espandere i confini dei territori sotto il suo controllo.

Il nipote di Bernabò, Gian Galeazzo risiedeva a Pavia e si era sempre finto un inetto , tanto che Bernabò accettò tranquillamente di incontrarlo, ma  Gian Galeazzo  gli tese un agguato e lo rinchiuse nel castello di Trezzo, dove  morì.

La frequenza delle guerre era tale per cui non si potè più ricorrere all’arruolamento dei cittadini; nacquero così le compagnie di ventura formate da soldati mercenari. Assoldando tali compagnie, Gian Galeazzo riuscì ad espandere i confini dei suoi territori sia verso est (sottraendoli a Venezia) , sia verso ovest; a sud arrivò fino alle porte di Firenze.

Gian Galeazzo, come già altri Signori, per evitare problemi di successione acquistò, presso l’imperatore il titolo di duca ,  che era ereditario. Egli fu certamente un abile politico, ma ebbe il torto di non centralizzare il governo del Ducato, che alla sua morte andò incontro alla disgregazione.

Gli succedette nel 1404 il figlio Giovanni Maria, che si fece odiare da tutti per la sua crudeltà e fu infine assassinato nel 1412. Suo figlio, Filippo Maria, pur essendo piuttosto gracile e malaticcio, fu politicamente molto abile e riuscì a riconquistare tutti i territori che già erano appartenuti al ducato e che si erano resi autonomi. Nell’impresa ebbe al suo fianco il conte di Carmagnola e Francesco Sforza, al quale concesse la mano della figlia illegittima Bianca Maria.

Morì senza figli maschi e i Milanesi ricostituirono l’antico Comune, che durò soltanto due anni;  la difesa fu affidata  a Francesco Sforza che poi venne proclamato Signore della città.

Il prof. Galli ha  concluso la sua lezione facendoci osservare come  un “vizio” degli Italiani abbia radici antiche, infatti già da questa storia dei Visconti appare chiaro come la gente arrivi ad affidare il potere all’uomo forte di turno pur di potersi dedicare ai propri interessi (la storia del secolo scorso ne è dimostrazione lampante)

In questo periodo in Europa si formavano i grandi stati unitari, mentre l’Italia, rimanendo divisa in una miriade di piccole entità politiche, diventerà ben presto terra di conquista per molti secoli.

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STORIA DEL GIUBILEO IN ETA’ MODERNA.

Il Giubileo del 1575 è la risposta cattolica alla riforma protestante e vi si afferma l’esigenza di rinnovamento della Chiesa.

I Giubilei del 1600 sono segnati dalle divisioni religiose che portano alla guerra dei Trent’anni. Nel 1700 già la cultura europea è dominata dall’Illuminismo e i credenti sono ormai una minoranza, perciò i Giubilei non riscuotono una grande partecipazione.

Nel 1790, in Francia, i beni della Chiesa e degli ordini religiosi vengono confiscati per risanare i debiti dello Stato e dieci anni dopo il Papa è prigioniero in Francia e non si celebra il Giubileo; nel 1825 si terrà una celebrazione in sordina e nel 1850, a causa della guerra di indipendenza , Pio IX non indice il Giubileo. In seguito alla presa di Roma con la Breccia di Porta Pia (1870), nel 1875 il Papa celebra il Giubileo all’interno dei palazzi vaticani.  Nel 1900 Leone XIII celebra pubblicamente l’Anno Santo sotto la sorveglianza dei militari italiani.

Il Papa Pio XI abolisce il NON-EXPEDIT emesso da Pio IX e i cattolici possono riprendere a partecipare alla vita politica del paese. Nel 1925 indice il Giubileo (siamo ormai in pieno fascismo) che    però sarà scarsamente partecipato. Inizialmente visto con una certa simpatia dalla Chiesa di Roma, il fascismo mostrò ben presto la sua vera natura e abolì tutte le scuole e le associazioni  cattoliche (tranne l’Azione Cattolica) rivendicando a sé l’educazione dei giovani.

Nel 1950 De Gasperi  favorisce la partecipazione al Giubileo ;  nel 1975 la sua celebrazione sotto Papa Paolo VI è caratterizzata dallo spirito post-conciliare di apertura verso le altre religioni.

Durante il Giubileo del 2000 Papa Giovanni Paolo II chiede perdono per le colpe della Chiesa  nei secoli.

Questo excursus del prof Cossi nella storia del Giubileo, ci ha consentito anche un interessante ripasso della nostra storia da un nuovo punto di vista. Grazie, prof. Cossi!! Ci rivedremo nel 2023….