Accade a Erba.

Tra le numerose iniziative che si terranno a Erba in questi giorni, segnalo in particolare questi due eventi.

* Mercoledì sera, 28/1/15,  nella parrocchia di Arcellasco , mons. Balconi, responsabile dei centri culturali della diocesi di Milano, parlerà  sul tema “Il benessere e il valore della cultura per la vita umana e sociale” ..

L’ incontro è stato promosso in collaborazione con alcuni laici che intendono dare vita al “gruppo cultura” della Parrocchia per promuovere attività tendenti a valorizzare i beni culturali della parrocchia e a favorire il diffondersi di una cultura ispirata dalla fede .

* Mercoledì pomeriggio , sempre 28/1/15 alle ore 15 e 30 in Sala Isacchi, in occasione del giorno della Memoria, si terrà una lezione-spettacolo che avrà come filo conduttore gli scritti di Primo Levi. Conoscendo il “narratore” prof. Mario Porro , e l’ attore, Christian Poggioni , credo che sarà un evento molto coinvolgente.

 

Tanti auguri, Giovanni!

Sembra incredibile, ma è già passato un anno, da quando è nato Giovanni , l’ ultimo nipotino  tanto atteso quanto portatore di gioia .

Lui ha voluto concludere il suo primo anno di vita  con un’ esperienza nuova, infatti ieri aveva un po’ di febbre e il nasino che colava. Oggi però è tutto passato e può inaugurare felicemente il suo secondo anno di vita.

A nome di tutta la famiglia ti auguro di continuare a crescere sempre così allegro , così giocherellone , così amorevole  come lo sei ora.

Tanti auguri, Giovanni !!!

Cliccando iQUI si può ascoltare una  bella canzone composta dal papà  per Giovanni.

Memoria, tolleranza e rispetto.

La prima volta che il mio prof. di religione  delle superiori entrò in classe , teneva in mano un libretto attribuito a John Locke intitolato “De Tolerantia”.

Nel giorno della memoria penso che si debba ribadire l’ importanza di TOLLERANZA e RISPETTO nei riguardi di ogni persona e di ogni comunità appartenenti al consorzio umano . E mi pare anche giusto ribadire che nessuna persecuzione subita, anche la più terribile come quella inflitta al popolo ebreo, può giustificare la trasformazione da perseguitato a presecutore