Auto fantasma e burocrazia.

Sono stata lontana da casa per un lungo periodo e al mio ritorno, tra la posta, ho trovato due solleciti di pagamento, per importi diversi, che si riferivano al bollo auto per l’anno 2018.

L’ auto  doveva essere molto vecchia, a giudicare dalla targa, forse poteva risalire a quarant’anni fa.  Negli avvisi si diceva che avevo pochi giorni di tempo per regolarizzare la mia posizione o sarebbero scattate multe del 30%.

Mi sono subito attivata per contattare, prima e inutilmente per telefono, poi  via mail l’ufficio addetto a fornire spiegazioni agli utenti, facendo notare che non avevo notizia alcuna di quell’auto e che era forse illegittima la richiesta che mi era pervenuta. Nell’attesa di una risposta erano scattati i termini per la maggiorazione della quota richiesta, quindi ho continuato a sollecitare via mail una risposta, infine ho anche inviato una raccomandata.

Stamattina mi è arrivata la risposta: non devo tenere in considerazione gli avvisi che mi sono stati inviati, frutto di un errore amministrativo!!!

Meno male che questa storia si è conclusa felicemente, ma perchè non fare un semplice controllo prima di mettere in subbuglio le persone?