Un uomo mite.

Ieri ho ammirato Romano Prodi una volta di più. Se c’ è una persona che può avere motivi di ostilità verso il partito che ha contribuito a fondare è proprio lui: due volte eletto e due volte silurato dai suoi compagni di partito; proposto alla carica di capo dello Stato e bocciato da chi doveva sostenerlo….nessuno avrebbe potuto biasimarlo se si fosse tenuto fuori dalle primarie come aveva annunciato in un primo momento.

All’ ultimo invece, dopo la sentenza della consulta che modificava il “porcellum”, ha cambiato idea motivando la sua decisione con la necessità di sostenere il bipolarismo.

E’ certamente un uomo più apprezzato all’ estero che in casa propria e ne fanno fede i numerosi incarichi internazionali ai quali viene chiamato, qui da noi invece lo chiamano “mortadella”; certo non ha le capacità oratorie di altri , ma ha la competenza e la lungimiranza che altri non hanno (se il suo secondo governo fosse durato più a lungo, la crisi non ci avrebbe colpiti così duramente). Oltre a queste doti ieri ha dimostrato anche una grande mitezza, una non comune capacità di non rispondere alle cattiverie con violenza o con altra cattiveria, ma con la ferma determinazione a perseguire le proprie idee volte al bene comune.

Io lo rimpiango ancora ….