Week end.

Il nostro week end e’ cominciato la mattina presto perche’ dovevamo andare con una famiglia di vicini al Museo in cui era stata allestita una mostra sui dinosauri mirata soprattutto ad attirare l’ interesse dei bambini. Dopo aver attraversato mezza Londra passando da un treno all’ altro (i tempi d’ attesa sono sempre contenutissimi, pochi minuti al massimo per le coincidenze), siamo arrivati a destinazione. L’ attrazione si e’ rivelata un po’ un bluff dal punto di vista meramente conoscitivo, ma un successo per la ricostruzione di alcune scene con suoni, luci ed effetti vari che hanno incantato Samuele e il suo amichetto.  C’ erano certamente altre cose piu’ valide scientificamente, ma il nostro itinerario non poteva comprenderle, visto che sarebbe stato impossibile interessare oltre due bambini di tre anni.

Dopo uno spuntino al bar del museo e un salto allo shop, ci siamo avviati verso il treno che ci avrebbe portato verso il centro citta’ dove ci aspettava quello che si puo’veramente chiamare “il paese dei balocchi”: un enorme supermercato di cinque piani in cui si vendono solo giocattoli  di ogni genere. C’ erano anche costruzioni sofisticatissime adatte certo piu’ a qualche ingegnere astronautico che a dei comuni mortali in tenera eta’. Samuele si e’divertito li’ per un buon paio d’ ore e al ritorno abbiamo incrociato moltissimi catalani che avevano invaso il centro della citta’ in attesa della partitissima tra il Barcellona e il Manchester: erano tantissimi e Trafalgar Square risuonava dei loro cori da stadio. Visto come sono andate le cose il loro entusiasmo era ben riposto.

Oggi c’ era in programma una visita a una famiglia inglese che inaugurava la  casa appena ristrutturata. All’ inizio sono rimasta un po’ delusa dall’accoglienza a mio parere piuttosto freddina, poi Samuele ha cominciato a divertirsi come un matto su un tappeto elastico ; altri bambini si sono avvicinati e hanno giocato dandosi correttamente il turno cosi’ anche i loro genitori hanno cominciato a scambiare qualche parola (non certo con me) e l’ ambiente si e’ a poco a poco fatto piu’ cordiale. Alla fine un signore anziano mi si e’ avvicinato rivolgendomi alcune parole alle quali io ho risposto come al solito: Sorry, non capisco…Mi e’ venuta in soccorso mia figlia che  mi ha detto che quel signore credeva di avermi incontrata a un certo matrimonio….non credo proprio che alludesse al MATRIMONIO di William e Kate comunque…  :-))))

Week end caratterizzato dal vento, a tratti anche freddo, e da nuvole alternate a sprazzi di sole caldo. La proverbiale pioggia londinese si e’ vista un  solo giorno da quando sono qui.

Ricordate quando raffiguravano i gentlemen inglesi con la bombetta e l’ immancabile ombrello? Niente di piu’ anacronistico ormai…