Una cartolina dalla Brianza: Camnago Volta.

Sono andata con le mie amiche a passeggiare tra i boschi che si estendono da Tavernerio a Camnago, il paese natale di Alessandro Volta. Nel piccolo cimitero la parte più in vista è riservata alla tomba dello scienziato comasco e ai suoi familiari.
E’ un bel monumento di forma circolare adorno di sculture e tenuto in perfetto ordine. Vi si possono vedere numerose lapidi che ricordano le visite di studenti di Milano e di studenti inglesi.
La bellezza di questo monumento è esaltata dalla sua collocazione:è in un borgo piccolissimo, circondato dal verde dei boschi e immerso in un silenzio irreale.

Poco distante c’ è anche la Villa in cui Volta amava ritirarsi in autunno, ma non è accessibile o almeno non lo era oggi.
Chi volesse rispolverare la sua conoscenza di questo scienziato senza il quale il mondo moderno sarebbe impensabile, può cliccarequi

Insegnare , mestiere difficile…

270016_cant_strage_di_matematica_allistituto_santelia

Riunione docenti di classi parallele (molti anni fa).
Io – Qualcuna di voi mi sa dare suggerimenti sulle strategie per aiutare i bambini X e Y a superare questa difficoltà ? Ho provato in tanti modi, preparando attività personalizzate, ma non ho ottenuto molto….
Collega – E perché ti poni tanti problemi? Io se la maggioranza della classe mi segue vado tranquilla; vuol dire che quel che sto facendo va bene. Se c’ è chi non segue per motivi suoi non è colpa mia….-
Questo dialogo si svolgeva tra maestre elementari, le quali a mio avviso hanno il preciso obbligo morale e deontologico di stimolare le potenzialità di ogni bambino, che ha il diritto nella scuola dell’ obbligo di non sentirsi emarginato già dai suoi primi passi nella scuola.

Nelle scuole superiori il discorso è notevolmente diverso: chi studia e s’ impegna va premiato, i fannulloni vanno giustamente puniti. Tuttavia se come si legge nell’ articolo, la maggioranza della classe risulta insufficiente credo che non sia solo colpa dei ragazzi che non si impegnano. Credo che ci sia un vizio nell’ impostazione della didattica : l’ insegnante ha testato in modo sufficiente il livello di preparazione della classe per stabilire da quali basi partire per programmare il proprio lavoro?
Se il docente non avrà fatto questa indagine preliminare, rischia di costruire sul nulla e di vedere vanificato il suo lavoro e di fare dei suoi alunni dei frustrati perenni.

La scuola italiana ha molti problemi, ma il primo da risolvere è la preparazione dei docenti: conoscere bene la propria materia non presuppone il fatto di saper insegnare : questo è un mestiere che si impara sul campo , ma bisogna avere la sensibilità e l’ umiltà di mettersi ogni giorno in discussione.