Di che colore è la pelle di Dio?

Negli anni ’60, quando ero una ragazzina, il problema del razzismo sembrava così lontano da noi, sembrava una cosa brutta che non ci riguardava. Negli Stati Uniti , sì, c’era la discriminazione dei negri, in Sud Africa c’era addirittura l’ apartheid, ma qui , qui da noi tutto questo non sarebbe mai accaduto. Noi eravamo “brava gente”!!!

Non sapevo invece che noi eravamo ancora immuni dal razzismo solo perchè non esisteva nessun contatto con altre culture e altre colorazioni dell’epidermide.

Poi venne la globalizzazione, vennero le guerre a destabilizzare paesi non tanto lontani da noi, accadde che la facilità delle comunicazioni fece capire a chi aveva sempre vissuto nella miseria più estrema, che altrove si viveva senza l’incubo della fame, della sete, degli attacchi di nemici sanguinari (prezzolati da chissà chi) e le nostre coste furono prese d’assalto.

Ecco allora che tra la “brava gente” cominciò a serpeggiare l’insofferenza verso chi arrivava portando usi e costumi diversi, chiedendo qui tra noi quel “posto al sole”, che noi avevamo preteso di cercare in terra africana tanto tempo fa. E ora scopriamo che molti tra noi non ricordano più quello che cantavamo in gioventù…

 

Canzone degli anni ’60, rientrante nel repertorio musicale dell’organizzazione statunitense Up With People. Tradotta in italiano da A. Costa e P. Marchetti per la casa discografica ECO di Milano.

Testo

Buona notte dissi al mio bambin
Tanto stanco quando il giorno finì.
Allora chiese: “Dimmi, papà,
La pelle di Dio che colore ha?”

Di che colore è la pelle di Dio?
Di che colore è la pelle di Dio?
E’ nera, rossa, gialla, bruna, bianca perché
lui ci vuole uguali davanti a sé.

Con l’occhio innocente egli mi guardò,
mentire non potevo quando domandò:
“Perchè le razze s’odiano, papà,
se per Dio siamo una sola umanità?”

Di che colore…

Questo, figliolo, non continuerà,
L’uomo infine imparerà
come dobbiamo vivere noi,
figli di Dio, da ora in poi.

El condor pasa.

Da stamattina mi frulla in testa sempre questa melodia..La versione cantata da Simon e Garfunkel è forse più coinvolgente, ma questa versione strumentale, mi pare più aderente alla storia e al testo originale


….

Oh majestuoso Cóndor de los Andes,
llévame, a mi hogar, en los Andes,
Oh Cóndor.
Quiero volver a mi tierra querida y vivir
con mis hermanos Incas, que es lo que más añoro
oh Cóndor.

En el Cusco, en la plaza principal,
espérame
para que a Machu Picchu y Huayna Picchu
vayamos a pasear.

TRADUZIONE (da internet)
Oh maestoso Condor delle Ande
portami a casa mia, sulle Ande
Oh Condor
Voglio tornare alla mia amata terra e vivere
con i miei fratelli Inca, che è ciò che più rimpiango
Oh Condor

A Cuzco, nella piazza principale
aspettami
affinché sul Machu Picchu e sull’Huayna Picchu
andremo a passeggiare.

I can’t help falling in love ….

Ho appena ascoltato questa vecchia canzone lanciata da Elvis Presley nei suoi tempi d’oro. Stasera però era cantata da Gianluca , il bel tenebroso di “Il Volo”,  e devo dire che il giovanotto ha retto bene il confronto grazie alla sua bella voce morbida e profonda.

“Can’t Help Falling In Love”

Wise men say
Only fools rush in
But I can’t help falling in love with you
Shall I stay?
Would it be a sin
If I can’t help falling in love with you?

Like a river flows
Surely to the sea
Darling, so it goes
Some things are meant to be
Take my hand,
Take my whole life, too
For I can’t help falling in love with you

Like a river flows
Surely to the sea
Darling, so it goes
Some things are meant to be
Take my hand,
Take my whole life, too
For I can’t help falling in love with you
For I can’t help falling in love with yo

Traduzione : gli uomini saggi dicono che solo gli stupidi si lanciano (a fare cose senza pensarci), ma io non posso fare a meno di innamorarmi di te. Dovrei fermarmi? Sarebbe un peccato se non posso fare a meno di innamorarmi di te.?…Come un fiume scorre inevitabilmente verso il mare, cara, va così..alcune cose sono destinate ad essere (accadere). Prendi la mia mano, prendi anche la mia vita intera , perchè non posso fare a meno di innamorarmi di te.

Paolo e la musica.

30 anni fa.

Io : – Cosa ne diresti, Paolo, di iscriverti alla scuola media nella sezione musicale? Hai sempre avuto una certa propensione e sensibilità  per la musica ……-

Risposta: – Assolutamente no, mamma, c’è troppo da studiare . Ho visto quanto ha dovuto sgobbare mia sorella Giovanna .-

8 anni dopo …..

Coi primi soldi guadagnati in estate, Paolo si è comprato la prima chitarra, cui ne sono seguite altre , e poi ha preso lezioni di musica private per imparare a suonare il basso….

La storia di mio figlio Paolo con la musica ha poi avuto una svolta ulteriore tre anni fa, quando si svegliò di notte con in testa una canzone che aveva appena sognato e si mise a scriverla …..a quella ne seguirono altre che ha registrato con l’aiuto di amici e con mezzi di fortuna. Ora tenta campagna di crowdfundinguna campagna di crowdfunding, per tentare di far conoscere meglio i frutti del lavoro suo e dei suoi amici. Il proverbio dice: tentar non nuoce…..

Se una morale si può trarre da questa storia è che in tutte le scuole dell’obbligo si dovrebbe inserire lo studio della musica, come disciplina integrante dell’educazione , perché quando si è piccoli si rischia di fare scelte distorte per i motivi più futili.

 

 

Meglio di Mr. Bean…

Stamattina i miei nipotini hanno fatto un po’ di storie prima di andare a messa  e bisogna riconoscere che bisognerebbe inventare un modo nuovo di celebrare il rito religioso della domenica, almeno per i più piccoli.

Una volta in chiesa però si sono comportati decisamente meglio di un certo mr. Bean….