UTE: La mano e i suoi problemi (dr. A. Lissoni)

Per migliorare la funzionalità della mano è importante la prevenzione ed evitare sforzi prolungati.

A questo fine esistono in commercio molti strumenti per aiutarci ad aprire i barattoli contenenti alimenti sotto vuoto, per tritare e tagliare le verdure; si possono poi trovare spazzole o forbici con manici allungati per agevolare operazioni mirate all’igiene personale o anche piccoli accessori per facilitare l’allacciatura dei bottoni o per tenere in mano le carte da gioco,,,  E’ sempre meglio, inoltre, preferire elettrodomestici leggeri per le pulizie della casa e strumenti ergonomici per i lavori di giardinaggio; è anche consigliato mettere gli oggetti di uso frequente ad un’altezza non superiore alle spalle e non inferiore all’anca e se proprio dobbiamo prendere oggetti

tutore per le dita
tutore per le dita

posizionati molto in alto, non si devono utilizzare le sedie. Quando dobbiamo sollevare dei pesi, ricordiamoci di flettere sempre le ginocchia e di mantenere il peso stesso vicino al corpo. E’ sempre preferibile spingere piuttosto che tirare, far scivolare piuttosto che sollevare. Per attività come tagliare una siepe o simili, ridurre i tempi di lavoro e fare pause frequenti.

tutori per le maniSe soffriamo di dolori alla mano, possiamo averne sollievo utilizzando vari tipi di tutori (rigidi, semirigidi) per il pollice, per il polso e per le dita.

Grande giovamento si può trarre dalla fisioterapia mirata:  alla mobilizzazione delle articolazioni, al rinforzo di muscoli e tendini, allo stretching per allungare i muscoli; si possono poi fare esercizi di destrezza (manipolazione di piccoli oggetti) ed esercizi di sensibilità (riconoscere ad occhi chiusi piccoli oggetti immersi in un recipiente pieno di riso, sale, ecc, ..). Ricordiamo anche che usare acqua calda può ridurre il dolore e la rigidità, mentre il freddo può ridurre le reazioni infiammatorie.

Le pratiche di prevenzione sono certamente utili, ma non sempre evitano l’insorgere di patologie (la più comune e quella a livello della base del pollice) che richiedono l’uso di farmaci: nei casi più lievi possono essere utili gel, creme e pomate, che danno un sollievo temporaneo, ma non cambiano il decorso della patologia; in caso di dolore più marcato si può ricorrere agli analgesici, che non curano però l’infiammazione; quest’ultima può trovare giovamento nell’uso dei cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), i quali però possono irritare stomaco e intestino.  In casi più ostinati si può ricorrere ai farmaci steroidei (cortisonici) per iniezioni all’interno dell’articolazione, ma non vi si può ricorrere troppo spesso, perchè possono danneggiare ossa e tendini. Contro l’artrite sono utili i farmaci DMARD (disease modifying antirehumatics drugs) con beneficio a lungo termine, ma effetti collaterali frequenti; nelle forme più gravi si possono utilizzare i farmaci DMARD biologici  che sono più efficaci dei precedenti perch contrastano l’infiammazione a livello delle cellule, ma hanno effetti collaterali importanti.

Quando nemmeno i farmaci danno più giovamento è possibile ricorrere a varie tecniche chirurgiche, che tuttavia  nella mano risultano  più complesse che non per altre parti del corpo (ginocchio, anca, ..) proprio per le dimensioni delle articolazioni.

In soggetti giovani che abbiano subito amputazione in seguito a traumi vari, si può anche ricorrere al trapianto della mano, che tuttavia è ancora in fase sperimentale e poco praticato.

Si conclude con questa interessante carrellata il ciclo di lezioni che il dr. Lissoni ha dedicato alla mano; è stata un’occasione preziosa per conoscere meglio questa importantissima parte del nostro corpo e e per imparare come preservarla il più a lungo possibile dai guai che con lìetà possono insorgere.
Grazie, dr. Lissoni e arrivederci a ottobre (speriamo in Sala Isacchi)!