Film: Monaco: sull’orlo della guerra.

Si è portati a pensare che nessuno in Germania abbia mai contrastato il folle disegno di Hitler, invece pare non sia stato così. Il film che ho appena visto su Netflix racconta infatti la storia vera di un mancato tentativo di sventare i piani criminali del Fürher.

Due amici, ex studenti di Oxford (uno inglese e l’altro tedesco), si trovano loro malgrado a rivestire i panni dell’agente segreto durante il summit che si tenne a Monaco nel 1938 per scongiurare l’invasione della Cecoslovacchia e la minaccia di una guerra imminente.

Pauli, il ragazzo tedesco, se in un primo tempo ha visto in Hitler il capo che restituisce orgoglio a una Germania umiliata dopo la Grande Guerra, ora ha le prove documentali che Hitler e i suoi generali hanno un piano criminale per imporre il proprio predominio a tutta l’Europa. Chiede pertanto che nella delegazione inglese sia presente il suo amico Hugh di cui conosce l’avversione per il regime tedesco. A lui Pauli riesce a consegnare il documento segreto, ma il primo ministro Chamberlain non lo ritiene attendibile. A Pauli non resta che pensare di uccidere Hitler quando, come ogni giorno, gli porterà il resoconto della stampa estera, ma al momento di agire, la sua mano esita e l’attimo propizio sfugge per sempre. Il primo ministro e gli altri capi politici europei  firmeranno  un accordo che non avrà altro risultato che ritardare lo scoppio della guerra di pochi mesi, forse utili agli stati europei per prepararsi meglio.

Nel drammatico incontro in cui Pauli svela all’amico il suo piano suicida dice alcune parole che mi hanno colpito: “Non possiamo scegliere il momento in cui vivere, possiamo solo reagire ” e, quando Hugh lo scongiura di non portare a termine il suo piano perchè c’è sempre la speranza che qualcosa possa cambiare, Pauli replica che in questi casi la speranza è solo aspettare che qualcun altro faccia quello che potresti fare tu.

Condivido questa idea per cui è dovere di ogni individuo impegnarsi in prima persona, nella misura in cui le sue capacità e possibilità glielo consentono, per contribuire a risolvere i problemi del proprio tempo, sia in campo politico, che sociale senza aspettare che siano gli altri ad occuparsene.