Viva internet!!!!.

Oggi si fa festa per i trent’anni di internet in Italia. Al momento di quel primo “ping” , credo, si accorsero in pochi dell’importanza di questo evento che tanto doveva influenzare poi la vita di tutti noi.

Io rimasi a lungo all’oscuro di questo nuovo modo di comunicare , fino a che la lontananza dei miei figli mi costrinse a imparare a spedire e a ricevere delle mail, il che consentiva di risparmiare sui costi elevatissimi delle telefonate verso l’estero.

Poi spinta dalla curiosità , anni dopo, un giorno trovai il coraggio di iscrivermi al forum di un quotidiano e lì imparai cosa significassero alcuni termini come “username”, “password”, “link”, ” login- logout “…..e fu per me una meraviglia poter commentare notizie e dibattere con utenti che abitavano in tutte le regioni d’Italia . Poi scoprii il “Sudoku” on line e infine la possibilità di aprire un blog……e di vedere attraverso Skype i nipotini lontani o mia sorella in Thailandia…..

Internet ha cambiato la nostra vita,. ma come ogni altro mezzo, è positivo se usato in modo consapevole e responsabile, è negativo se usato per diffondere corruzione, calunnie e fanatismo.

Tutto sommato però io resto tra quelli che oggi dicono “Viva Internet”

UTE: le lezioni della prossima settimana

Mentre ricordo che domani, venerdì 29 Aprile 2016 si terranno le lezioni della prof. Meggetto sulla comicità nella letteratura  e della prof. Zapparoli sulla musica del periodo dell’impressionismo (e già pregusto le belle immagini che accompagnano le musiche straordinarie che verranno proposte) ricordo a tutti il calendario della prossima settimana.

Martedì 3o

ore 15  – La prof.ssa Cinzia Granata ci parlerà di Alessandro D’Avenia, premio Mondello 2015.

ore 16 –il dr. Alberto Lissoni ci intratterrà sul tema : Antropomorfismo: Abitudini o necessità.
Venerdì 6
ore 15-17 — Avremo il piacere di ascoltare il dr. Ghioni , il sig. Franco Gottardi e la sig. ra Adriana Vasirani che ci parleranno di  “Ambiente , cura e paesaggio” nella letteratura dialettale milanese e lombarda: dalle origini ai giorni nostri.

A Monza.

Oggi, con il gruppo della Terza Età di Arcellasco, sono tornata dopo molti anni aMonza  per visitare il duomo , in particolare la cappella di Teodolinda in cui si può ammirare la corona ferrea, e il museo annesso.

La cappella del 1400 è detta di Teodolinda, perchè in essa si trova una serie impressionante di dipinti che raccontano la storia della regina dei Longobardi che fece convertire il suo popolo al cristianesimo.

Corona_ferrea,_monzaAl centro della cappella, in una specie di tabernacolo è racchiusa la corona ferrea con la quale furono incoronati Carlo Magno e Napoleone. E’ un oggetto di grande suggestione, sia per la sua oggettiva bellezza, sia per la storia che racchiude.Il duomo, eretto su una preesistente chiesa fatta costruire da Teodolinda, ha una bellissima facciata  e un interno con pareti e volte completamente ornate di dipinti : tra questi notevole è un albero della vita dipinto dall’Arcimboldo.

Nel museo desta particolare interesse il tesoro, che Teodolinda volle donare alla città di Monza .

Nel nostro paese non è necessario andare lontano per trovare cose belle da vedere; anche vicino a casa nostra c’è senz’altro qualche tesoro che vale la pena di riscoprire e ammirare.

25 Aprile spiegato ai nipotini.

25 aprileSe i miei nipoti fossero qui e mi chiedessero perchè  si fa festa , direi forse così: il 25 Aprile è il giorno in cui nel 1945 la gente si è riversata nelle strade ballando e cantando perchè con la guerra era finito anche il tempo della paura.

Sapeva che da quel giorno  il rumore di un aereo l’ avrebbe indotta solo a guardare il cielo con occhi sognanti viaggi esotici e non l’ avrebbe più costretta a  nascondersi tremando  in un rifugio o in un sotterraneo.

La gente sapeva che se avesse sentito bussare alla porta, non avrebbe più sentito sobbalzare il cuore in petto e, se avesse sentito un botto assordante, avrebbe potuto pensare a un fuoco d’ artificio e non a una bomba.

La gente sapeva che avrebbe potuto parlare senza la paura di essere spiata, che non sarebbe più stata imprigionata per aver manifestato il proprio pensiero.

La gente sapeva che stava arrivando un tempo gioioso e sereno, un tempo reso bello dalla luce e dal profumo della libertà. Per queste speranze la gente ballava , cantava , rideva mentre le campane suonavano a festa …e anche noi facciamo festa  e ogni giorno dobbiamo ricordare di non tradire quelle speranze

 

UTE: Madre Terra – India

Expo 2015 ha avuto un grande successo di pubblico , ha dato modo di discutere dei temi che l’evento proponeva e ha lanciato un messaggio di fiducianel progresso umano. Solo alcuni , però, dei paesi espositori hanno posto l’accento sui problemi legati alla nutrizione; gli altri hanno preferito mostrare solo la faccia più accattivante della loro realtà.

Ora di Expo restano spazi e strutture che non si sa ancora bene come utilizzare : forse il polo scientifico, forse abitazioni per migranti……resta però il fatto che molti ettari di terreno coltivabile sono stati sottratti all’agricoltura.

E’ la mamma che ci mette in contatto col mondo esterno e col cibo nutrendoci col suo latte, imboccandoci e cucinando per noi quei piatti che per tutta la vita riconosceremo come i migliori del mondo. A tavola impariamo come si vive e come si pensa.

La sacralità del cibo è stata da sempre espressa con offerte e riti prima di mangiare.

Purtroppo ora chi produce il cibo è fatto oggetto di sfruttamento da parte delle multinazionali che brevettano ciò che da sempre è stato patrimonio di popolazioni , che per prime hanno scoperto l’utilità di certi prodotti della terra (Albero di Neem, Kamut..). C’è inoltre grande sfruttamento di chi lavora per coltivare banane, cacao, pomodori, arance…o per allevare bestiame.

Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa dimenticare se stessi (Mahatma Gandhi).

I Giapponesi prima di mangiare dicono “Umilmente ricevo”….sì, riceviamo il cibo dalla Madre Terra, da chi ha lavorato per produrlo e portarlo fino a noi, da tutti quelli che ci hanno preceduto e che hanno faticosamente scoperto come coltivare, allevare, produrre….

Alla fine della bella lezione della prof. Mariella Russo si è aperto un breve dibattito sul problema di come soddisfare i bisogni alimentari di 7 miliardi di persone , che non possono sempre rivolgersi direttamente al contadino e come alimentare tutti senza ricorrere agli OGM. Naturalmente non si è arrivati a conclusioni condivise,  ma ciò non toglie nulla alla bella e appassionata lezione della nostra docente.


Nella seconda ora il prf. Creuso ci ha parlato di un suo “amore” non tanto segreto: l’ India, paese che ha visitato tempo fa e nel quale vorrebbe tornare come tanti che hanno fatto questa esperienza. Esiste un proverbio che dice “Tu puoi lasciare L’India, ma l’India non ti lascerà mai”.

Per capire questo immenso e affascinante paese bisogna tenere presente che per noi occidentale pensare vuol dire “capire” (dal latino : capio = prendo), per gli Indiani invece pensare vuol dire “contemplare”. Altro ancora è il modo di concepire la storia: per noi  fin da Roma antica è cronologia e descrizione di eventi realmente accaduti, per loro la storia è tramandare i racconti degli avi

L’India dovette subire a lungo la dominazione inglese, che , dopo la rivolta pacifica di Gandhi, finì solo dopo la seconda guerra mondiale, lasciando l’India in uno stato di vero sfacelo . Era un paese diviso tra musulmani e induisti e per questo fu creato il nuovo stato del Pakistan per i seguaci dell’ Islam.

La religione più diffusa oggi è l’Induismo, anche se il Buddismo è nato in India. Religione e filosofia si identificano. L’Induismo non è politeistico: Dio è uno ma ha molti modi di manifestarsi:

la creazione -Brama;  la distruzione – Shiva ;  la ricostruzione – Visnù.

La teoria della reincarnazione ha come conseguenza la creazione di caste chiuse, che, se anche abolite dalle leggi ufficiali, continuano a influire sulla società indiana, su cui grava anche una diffusa corruzione . Più che la religione però sono  forse le dinamiche economiche a indurre un accentramento di diritti e ricchezze.

In India si vedono spesso per le strade i Sadu, monaci nomadi che vivono di elemosina e che mirano al superamento del desiderio, di ogni desiderio : senza la tradizione dei Sadu non si potrebbe spiegare la vittoria pacifica di Gandhi sugli occupanti inglesi. C’è anche un altro “ordine”monastico, quello dei Giainisti, i cui componenti a differenza dei Sadu, hanno l’obbligo di studiare i testi sacri. Le donne giainiste devono strapparsi o farsi strappare i capelli: Questi monaci nomadi e mendicanti portano sempre un fazzoletto sulla bocca per evitare il pericolo che qualche insetto vi entri e possa per questo morire, inoltre portano con sè , oltre al una ciotola per raccogliere le offerte di cibo, anche una piccola scopa per pulire la strada su cui stanno camminando onde evitare il pericolo di schiacciare formiche o altri insetti. Tra di loro è diffusa una forma di eutanasia: quando il monaco decide che la sua vita può considerarsi conclusa, comincia a eliminare via via i vari alimenti…

L’India è un paese di grandi contrasti e contraddizioni : accanto a grandi ricchezze e progresso tecnologico, permangono vasti strati della popolazione sotto il limite della povertà.

 

Ute: calendario settimanale.

Ecco il calendario delle lezioni della prossima settimana.

 

Martedì 26

ore 15/17 – ARTE – RELIGIONE LA MISERICORDIA: L’AMORE SI FA VICINO CON IL BUON SAMARITANO IL BUON SAMARITANO DA JACOPO BASSANO A VAN GOGH – docenti : Manuela Beretta e don Ivano Colombo
 Mercoled.ì 27
ore 15-16.30 – Quarta ed ultima lezione del dr. Lissoni sul tema: RISCHI DELLO STARETROPPO SEDUTI: problemi , cause, soluzioni.
 
Venerdì 29
ore 15 – LETTERATURA ITALIANA LA COMICITA’ NELLA LETTERATURA: L’ETA’ CONTEMPORANEA docente: Elena Meggetto
 ore 16 – MUSICA DALL’IMPRESIONISMO DI DEBUSSY FINO AI CONTEMPORANEI. QUADRI NATRURALISTICI DI RESPIGNI, ALBENIZ, SALZADO, DE PALLA, RODRIGO, STRAWINSKIJ, GARELLA – docente : Alessandra Zapparoli .
 

UTE: omosessualità e omofobia.

I docenti Lissoni e Spagnuolo hanno affrontato un tema molto dibattuto in questo momento: omosessualità e omofobia.

Il termine omosessualità, che significa attrazione sessuale verso individui dello stesso sesso, è stato “coniato” da Karl Maria Kertbeny ; ora si usano anche sigle come : GAY (acronimo di “Good As You” = buono come te) – LGB (lesbiche, gay, bisessuali) – LGBT (lesbiche , gay, bisessuali, transgender) .

Bruce Bagemihl sostiene che l’omosessualità è una tendenza sessuale presente in moltissime specie animali e ne sostiene quindi la naturalità.

In Grecia e a Roma nell’antichità l’omosessualità era diffusa e tollerata. Molti personaggi famosi furono omosessuali o bisessuali: Saffo, Alessandro Magno, Nerone, Adriano, Leonardo da vinci, Michelangelo, Caravaggio….e, più vicino a noi, Oscar Wilde, che fu incarcerato per le sue provocazioni tendenti a sgretolare il muro dei pregiudizi.

L’atteggiamento verso l’omosessualità fu in certi periodi più tollerante, in altri addirittura persecutorio (Riforma-Controriforma-nazismo).

Dopo la seconda guerra mondiale l’omosessualità fu decriminalizzata in molti paesi occidentali e cadde a poco a poco la convinzione che si trattasse di una malattia.

Nel 1967 a New York , poco dopo il funerale  di Judy Garland (mamma di Liza Minelli), la cui omosessualità era nota, la polizia fece una retata in un locale frequentato da gay e scoppiarono disordini che si protrassero per alcuni giorni. Da allora ogni anno si festeggia il Gay-Pride. In seguito con la diffusione dell’ AIDS migliorò la conoscenza del fenomeno.

Sulle cause dell’omosessualità non si sa nulla, perché essa è un carattere come lo sono l’altezza o il colore degli occhi, non è una malattia, non è un’ alterazione ormonale, non è una scelta volontaria…tuttavia l’ostracismo sociale può portare gli omosessuali alla depressione o alla dipendenza da droghe o altro.

Spesso si sentono questi termini: COMING OUT (dichiararsi omosessuali); OUTING (rivelare l’omosessualità di un altro).

In USA coppie gay possono adottare dei bambini; da noi i giudici hanno la facoltà di decidere nell’interesse prevalente del bambino.

L’OMOFOBIA è l’intolleranza verso chi ha orientamenti sessuali diversi e nei processi viene ritenuta un ‘ aggravante. Spesso si accosta l’omosessualità alla pedofilia, ma secondo le statistiche il 70% dei pedofili è eterosessuale.

L’omofobia a certi livelli può diventare una vera e propria malattia. L’Italia parrebbe il paese più omofobo in Europa.

Sapete perché Apple ha adottato come marchio la mela morsicata? Per ricordare Alan Turing , un giovane, geniale matematico inglese che si occupò di informatica. Dichiaratosi omosessuale fu sottoposto a castrazione chimica e dopo un anno di cure si suicidò mordendo una mela in cui aveva iniettato un forte veleno.

Lezione senza dubbio interessante sia per il tema di grande attualità, sia per la compresenza di due validissimi docenti che hanno esaminato il fenomeno sotto diversi aspetti.  I presenti hanno espresso il loro apprezzamento con un lungo applauso finale.

 

 

Film: Carol.

Ieri sera ho visto il film “Carol” di cui potete trovare trama e recensione QUI.

Io ne ho molto apprezzato l’ambientazione, i costumi , la splendida recitazione delle due protagoniste e l’estrema delicatezza con cui il tema dell’omosessualità è stato trattato.

Un solo appunto: forse poteva essere un po’ più breve…alla fine (erano passate più di due ore) la mia amica ed io facevamo una gran fatica a tenere gli occhi aperti.

Il segnale.

Ieri era una brutta giornata qui: pioggia intermittente, cielo scuro, basse temperature tutto il giorno, ma io sono uscita e sono andata a votare. Al seggio non c’era una gran folla, ma è anche vero che era di prima mattina… L’esito negativo del referendum mi pareva piuttosto scontato, ma sono andata a votare…

E  se andavi a votare, era quasi d’obbligo votare SI’. E io ho votato SI’….non per far dispetto a Renzi o perchè volessi dare una spallata al suo governo. Non ero nemmeno convinta che se avesse vinto il SI’ e fosse stato raggiunto il quorum , il nostro mare sarebbe stato salvato una volta per tutte; anzi ero convinta che comunque fossero andate le cose non sarebbe cambiato granché ….

E allora perchè sono andata a votare? Innanzi tutto non mi piace non votare, non avvalermi di un’occasione per contare qualcosa, per far sentire la mia voce; poi ho pensato che bisognava dare un segno ai nostri governanti: la conferenza di Parigi di qualche mese fa ha visto tutti impegnati a parole a cambiare rotta per salvare il pianeta e si è detto in tutte le salse che siamo arrivati al punto di non ritorno, che siamo ancora per poco in tempo a cambiare il nostro modo di vivere su questa Terra e che se si continua a far finta di nulla consegneremo alle generazioni future un mondo invivibile…….e allora bisogna pur cominciare una buona volta ad abbandonare le fonti fossili di energia, per sviluppare e valorizzare sempre più quelle rinnovabili….e ieri poteva essere l’occasione giusta per dire: proviamoci!

Forse il segnale è stato dato , speriamo che qualcuno lo interpreti al meglio.